Il tetto nuovo del Sello

Dal Messaggero Veneto del 02/04/2014 "Tetto nuovo per il Sello"

Risalente all’epoca di costruzione dell’edificio, ovvero il 1914, la copertura sta tornando agli splendori di allora. La Provincia di Udine sta per ultimare il restyling che porterà, a metà mese circa, alla consegna dei lavori.

Danni che necessitavano di essere sanati il prima possibile per salvare l’esistente ed evitare di sprecare un capitale storico: il tetto dell’Istituto Sello, risalente all’epoca di costruzione dell’edificio, ovvero il 1914, sta tornando agli splendori dell’origine. La Provincia di Udine sta per ultimare il restyling che porterà, a metà mese circa, alla consegna dei lavori. L’intervento di recupero della copertura si era reso urgente e indifferibile, dal momento che l’usura nel corso dei decenni stava per compromettere l’intera struttura. Le capriate del tetto, infatti, avevano subito danni ingenti anche a causa delle infiltrazioni d’acqua che, nel corso dei decenni, avevano intaccato le strutture in legno, provocando, in alcune parti, un avanzato stato di marciscenza, per questo si era resa non più rinviabile la sostituzione delle travi di copertura, intervento indispensabile per garantire la manutenzione e la sicurezza del fabbricato sede di laboratori. “Non si è trattato di un intervento di recupero e basta – chiarisce l’assessore all’edilizia, Carlo Teghil – bensì di un’operazione rilevante di vero e proprio restauro conservativo, in modo da permettere il mantenimento della struttura d’epoca e da preservare tutti gli elementi storici”. Le attività di restauro sono iniziate nell’ottobre del 2013 e sono andate avanti abbastanza speditamente, in funzione però sia delle condizioni metereologiche sia – sottolinea l’assessore – in base alle condizioni di accesso, visto il cantiere allestito per la realizzazione del parcheggio di piazza Primo Maggio. Il costo dell’operazione ammonta a 300 mila euro.
La scuola rientrerà a breve in possesso completo dei locali del primo piano, adibiti a laboratori, il cui utilizzo comunque è stato possibile anche durante le attività di restauro, dal momento che si è ridotto al minimo l’impatto del cantiere sul regolare programma scolastico.